SEXY VALENTINE!


E’ inutile che ce la raccontiamo: San Valentino è San Valentino e San Faustino è San Faustino.

E siamo ancora lontani dal festeggiare il secondo senza accusare la pesantezza del primo.

Ecco, quindi, che Fornelli a spillo ha ben pensato di organizzare la sua serata cult di SEXY FOOD il giorno di San Valentino per far incontrare 10 donne single e 10 uomini single!

Seguendo i miei consigli e le mie indicazioni cucineremo tutti insieme, mangeremo e berremo conversando con gente nuova, sicuramente interessante, legata a voi dalla curiosità per il cibo e dal piacere di una serata diversa dalle solite.

Vi aspettiamo martedì 14 febbraio ore 20.30 in uno spazio nuovo, tutto da provare e da approvare (questo ce lo direte voi!) in via Canova 25, cit.3

E chissà che stavolta i Fornelli non fungano da cupido 🙂

 

Per qualunque domanda scrivete sempre a info@fornelliaspillo.it

I posti sono ormai in esaurimento!

LA CIPOLLA


Difficile da digerire. Quello che andrò a scrivere. Quello che ho già scritto. Quello che immaginate scriverò. L’immagine stessa.

Eppure io la amo questa cipolla, patinata, rivestita, avvolta e pur sempre accoccolata dentro tutti i suoi modi di essere cipolla: “cebulowa do rdzenia” poetava la Szymborka, “cipollosa fino al cuore” traduceva il Marchesani.

Mamma mi chiamava per la cena, quando riusciva a esserci, tra una guardia medica e una chiamata d’urgenza, e spesso capitava che il menu della serata proponesse una tazza di tè nero (immancabile) e un paio di fette di pane e burro (mio amato) con della cipolla a fette. La scusa ufficiale era l’assunzione alternativa di vitamina C. La realtà era una nostalgia infinita della Polonia che la portava a coinvolgermi in questi improbabili (per chi mi stava accanto!) pasti serali, per me nel tempo diventati rituali caratterizzanti della mia metà esteuropea.

La mia natura cipollosa è tangibile da sempre: soffritti, marmellate, composte, insalate. Sorrisi, abbracci, parole.

A pensarci bene tutto, nella mia vita, si riconduce alla cipolla. I sapori dell’infanzia, i ricordi dei miei 2 mondi d’appartenenza, il mio essere stratificato che solo chi non ha paura degli effetti collaterali si spinge a sbucciare e sfogliare fino al cuore. Ed è lì che trovate il buono. Quel sapore intenso che amplifica la bontà dei piatti. Quell’intensità che avvolge.

E allora, timorosi della cipolla, non fatevi sopraffare dalle paure e dagli effetti collaterali. Se saprete osare, vedrete che poche cose nella vita daranno soddisfazione come la cipolla.

Pani Wyslawa lo sapeva benissimo.

La cipolla

La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.

In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.

La cipolla, d’accordo:
il più ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.

 

Dedicata a tutti quelli che “no, io la cipolla no… sono intollerante!” #tmk

Conquistalo con la pasta e fagioli


Il mio amore per la cucina è, per forza di cose, congenito.

Ma è indubbio che gli anni universitari abbiano giocato, per questo amore, un ruolo fondamentale per la svolta ai fornelli!

Gli inviti strategici ai colleghi affamati che avrebbero mangiato pure le gambe delle sedie (modernariato romano in purezza!) li leggo solo adesso per quello che erano in realtà: ricerche gastronomiche su cavie ignare dei rischi cui si imbattevano quotidianamente! prove di cucina messicana al rientro dagli Stati Uniti, esperimenti di cucina polacca al rientro da casa di nonna, rimaneggiamenti di cucina russa al rientro dall’ultima vacanza/studio…

Era tutto un grande pout pourrì di sapori, tecniche, ingredienti che incuriosivano e solleticavano. Goliardicamente bello e coinvolgente.

Eppure io sapevo che la mia strada mi avrebbe riportato alla semplicità. E la mia semplicità in cucina, dopo la passione sana/malsana per il pane e burro, è rappresentata dalla pasta e fagioli.

Raccontarvi di quanti uomini si sono innamorati con questo piatto sarebbe come dirvi di quanti si sono innamorati con la mia panna cotta. Quindi non lo farò 😀

Però posso affermarvi con assoluta certezza che se presentate a un uomo un piatto così cremoso, avvolgente, profumato e gustoso, che non vi guardi come la dea del suo focolare è assolutamente impossibile. Matematico. Algoritmico.

Al contrario, se il vostro obiettivo è più speedy, vi riporto volentieri alla ricetta dell’insalata che manterrà intatta nomea di cuciniera senza però scatenare fiamme e lapilli!

Allora: curiose di scoprire il mio piatto di battaglia? Eccovelo!

 

Ingredienti per 4 persone (giusto per ribadire il mio lato terrone!)

300 g di pasta tipo ditali

2 barattoli di fagioli borlotti

1 carota

1 costa di sedano

1 spicchio di aglio

salvia e rosmarino

concentrato di pomodoro in tubetto

peperoncino

olio extravergine di oliva

Preparazione

In una pentola dal fondo alto metti lo spicchio di aglio sbucciato, la salvia tagliata a pezzettini e un paio di rametti di rosmarino, versa l’olio e fai soffriggere per un paio di minuti. A questo punto aggiungi 2 cucchiai di concentrato di pomodoro e lascia cuocere ancora una paio di minuti.

Adesso versa una scatola e mezza di fagioli con tutta la loro acqua tenendo da parte un quarto dei fagioli e lascia cuocere per 20 minuti circa, mescolando di tanto in tanto.

E’ il momento di frullare il tutto con il frullatore a immersione ma non prima di aver tolto il rametto di rosmarino. Ora che hai ridotto tutto a una crema puoi aggiungere gli altri fagioli e 2 barattoli di acqua calda. Riporta a bollore e quindi butta la pasta salando e mescolando continuamente, perché il rischio che si attacchi al fondo è alto!

Dopo circa 10 minuti la pasta sarà pronta e a te non servirà altro che impiattare e versare un filo di olio a crudo. Slurp!

 

SEXY AUTUMN IN MILAN


Abbandonata l’idea di fast food e di insalate veloci veloci ritorna in noi la voglia di scaldare i fornelli e di scaldarsi.

Ecco cos’è l’autunno: la rinascita dei sapori importanti, delle voglie più intense e degli incontri che ci riscaldano l’animo.

Per questo Fornelli a Spillo torna con il suo appuntamento più coinvolgente, Sexy Food, e lo fa in veste autunnale: ingredienti dai colori caldi, musiche rilassanti, atmosfere avvolgenti…

Se cercate una serata nuova e interessante, sia a livello gastronomico sia a livello sociale, non potete perdervi quest’appuntamento!

Giovedì 10 novembre, nello showroom Poggen Pohl di via Galileo Galilei 12 a Milano ci sarete voi e ci saranno presenze prestigiose, da quella dei vini delle Cantine Fina a quelle dei prodotti della famiglia Kunzi.

Non mancheranno le foto, i momenti goderecci e magari anche quelli ammiccanti. Per il resto vi chiediamo di lasciare noia e lavoro a casa e di portare solo il vostro vero io: solo così potrà essere davvero un’esperienza rivoluzionaria in una Milano che ci affligge costantemente di schemi!

Per info e booking scrivete a info@fornelliaspillo.it

Vi aspetto!

Anna

TEMPO DI NOCI e noi… BISCOTTI!


Chissà come mai, ma la delicata vellutata di zucca che ho preparato ieri sera e che stamattina ho rinforzato con le letterine (ndr: tristissima pastina di mais senza glutine!) si è letteralmente volatilizzata e la fame che mi ha pervaso adesso, qua alla scrivania, mi spinge a pastrocchiare ovunque e qualunque cosa… barretta al sesamo (solo un pezzetto!), pesca (le ultimissime della stagione e insapori come poche cose al mondo!), biscottini al formaggio (senza glutine…non penso debba aggiungere altro!), cicche in quantità che manco un ciuco e allora mi dico! Perché non tenere occupata la mente pensando a una gustosa ricetta di biscotti alle noci (peraltro adesso inizia la stagione e fresche, tolta la pellicina amara -fantastico passatempo al telefono con mamma o guardando la tv!- sono dolcissime!).

Da bambina le noci le raccoglievo dagli alberi di babcia Kazia in Polonia(ovviamente raccoglievo quelle cadute!), le sgusciavo e le pelavo sotto il suo attento controllo. Poi, quando l’ape operaia aveva finito, passava tutto all’ape regina che trasformava questi frutti in morbide torte, biscotti o dolcini da te.

Nel tempo ho dimenticato molte di quelle ricette ma non i sapori. Ecco perché desidero passarvi la ricetta di questi deliziosi biscotti (un tempo per me commestibili!)… prima che mi dimentichi anche di questa!

Ingredienti per ca. 25 biscotti

  • 250 g di burro a temperatura ambiente
  • 270 g di farina 00
  • 200 g di noci tritate finemente
  • 80 g di zucchero

 

Preparazione

  1. Mettetevi comodi e iniziate a schiacciare le noci (ve ne serviranno circa 1 kg per ottenere la quantità indicata per questa ricetta) cercando di preservare al meglio qualche gheriglio che vi servirà per decorare la superficie dei biscotti. Il resto tritatelo finemente ma non troppo.
  2. In una ciotola dai bordi alti lavorate con le fruste elettriche il burro e lo zucchero fino a ottenere una crema bianca e spumosa. Quindi unite la farina setacciata e le noci tritate amalgamando bene il tutto. Mettete il composto in frigo per circa un’ora in modo che si rassodi e nel frattempo preriscaldate il forno a 180 C.
  3. Disponete un foglio di carta forno su una teglia e iniziate a dare ai biscotti la forma che preferite. Ultimateli decorandoli con un gheriglio di noce ciascuno e infornateli per una ventina di minuti circa.
  4. Al momento di sfornarli lasciateli raffreddare prima di godere del gusto friabile.

Il mio consiglio? Se li preparate stasera, domani non portateli al lavoro: è un attentato alla linea!!!

 

Anna

Insalata di pollo con verve

Insalata di pollo con verve


Sì sì, giovedì gnocchi, lo so lo so… ma come si fa con questo clima a bollire le patate, schiacciarle, impastarle, lavorarle per realizzare poi tanti piccoli gnocchetti da bollire e mangiare fumanti con tocchetti di salsiccia e crema di grana? Oggi dico di no! E mi riservo di darvi questa deliziosa ricetta nelle prossime settimane, quando il sole sarà meno intenso e il caldo afoso smetterà di appiccicarmi i vestiti addosso! Allora sì che sarà di nuovo fantastico bollire, schiacciare, impastare, lavorare, cuocere e mangiare un bel piatto di gnocchi!

Ma oggi, prima di andare a Recco a vedere lo spettacolo della sagra del fuoco gustando un pezzo di fumante focaccia di Recco (sì sì, nei sogni, chè tanto mi fa male), mi regalo una deliziosa insalata di pollo, preparata non con il petto da cuocere bensì con il pollo allo spiedo, perfetto per preparare ricette rapide e succulenti.

Eccola qua la ricetta del mio pollo con… verve!

Ingredienti per 2 persone:

½ pollo allo spiedo

½ avocado

½ melograno

½ peperone

16 mezzi pomodorini (datterino o pachino)

½ fetta di feta (circa 100 g)

una manciata di olive taggiasche

qualche strisciolina di buccia di limone

una manciata di coriandolo fresco

sale e pepe

olio extravergine di oliva

il succo di mezzo limone

 

Preparazione

  • Pulite il pollo privandolo di pelle e ossicini e sfilettatelo a mano. Raccoglietelo in una ciotola capiente e aggiungete il melograno sgranato, i pomodorini datterini lavati e tagliati a metà, la feta sbriciolata con le mani, il peperone crudo tagliato a listerelle, una manciata di olive, il coriandolo spezzettato grossolanamente e la buccia del limone tagliata a striscioline.
  • Condite con olio, limone, sale e pepe, mescolate bene e infine aggiungete l’avocado tagliato a fettine o a cubetti, come preferite, affinché non si rovini.
  • A questo punto impattate e servite.

Preparatela, mangiatela e fatemi sapere. Magari troverete una variantye ancora più deliziosa e chiassà che non ve la copi 🙂

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